Verso il Sinodo

VERSO IL SINODO DELLA CHIESA DI COMO

Oscar Cantoni : Testimoni e annunciatori della Misericordia di Dio – Orientamenti pastorali per la Chiesa che è in Como

Accolto dalla Casa delle Suore Adoratrici, Don Battista Rinaldi ha dialogato, martedì 19 settembre scorso, con donne e uomini delle nostre parrocchie. Al centro della lezione-conversazione il documento del nostro Vescovo.

«Non è un piano pastorale, non è un progetto pastorale, non è un luogo con indicazioni pratiche. Ma un cammino, un orizzonte, cui guardare nell’arco di dieci anni». Queste le parole di don Battista Rinaldi, Direttore dell’Ufficio diocesano della Catechesi, invitato da don Italo a introdurre la nostra comunità al tanto atteso e fondativo scritto del Vescovo Oscar.

Documento che già nel gioioso titolo contiene una “tensione verso”, e non una prescrizione: Testimoni e annunciatori della Misericordia di Dio – Orientamenti pastorali per la Chiesa che è in Como. Uno scritto che ci piace pensare come una piattaforma da cui lanciarsi – dopo avere su di esso pregato, riflettuto e approfondito: da soli, in famiglia, tra amici, nei luoghi di lavoro, nella comunità parrocchiale, con i non credenti, con i credenti di altre fedi – per giungere saldi al prossimo Sinodo della Chiesa di Como.

Com’è nato il documento
Il documento che, per dirla con don Rinaldi, è «tanto agile quanto curato», è una ispirata chiamata che il nostro caro Vescovo rivolge a quanti hanno a cuore una comunità in crescita. Lo scritto ha fondamento nell’ Evangelii Gaudium (cliccando si potrà accedere all’esortazione apostolica che Papa Francesco ci ha regalato nel 2013, primo anno del suo pontificato) e nel lavoro di un gruppo di persone, alle quali il nostro Pastore Oscar ha affidato il compito di elaborare ipotesi di lavoro.

Oggi, quel documento è nelle nostre mani. Esso va inteso come bussola che indica la strada verso un nuovo modo di vivere il Cristianesimo. Sono le tante modalità e situazioni culturali che ci chiedono oggi un ripensamento dell’esperienza della fede.
La serata presso le Suore Adoratrici si è svolta nella dimensione della lezione, culminata poi in una serie di interventi emersi dai partecipanti.

Come leggere il documento
Fedele al titolo dello scritto vescovile, don Rinaldi ha esortato a considerare il libro «orizzonte di un cammino pastorale». Che ha in vista l’Identità cristiana e come precondizione quella di leggere la Parola di Dio non come «sequela di ciò che noi dobbiamo fare per Dio, ma di quello che Dio ha fatto per noi».

Il Vescovo, attraverso don Rinaldi, ci invita a rovesciare dunque le posizioni consuete, prima fra tutte quella secondo cui il Cristiano è «colui il quale vuole rendersi gradito a Dio». Al contrario cristiano è «Colui che sperimenta di essere amato da Dio, che si trova amato da Dio».

Per sperimentare questa posizione, per sperimentare la Rivelazione, il metodo suggerito è porre e porsi continue domande. Per cercare risposte, non conferme alle nostro convinzioni. «Se la Parola contenuta nella Bibbia» ci ha ricordato don Rinaldi, rifacendosi ai Padri della Chiesa «ci dà ragione, beh! statene certi: non abbiamo capito bene. Se la Parola ci mette un po’ in discussione sì, in quel momento abbiamo capito.»

Insomma, il cristiano non è e non può essere un uomo comodo, per se stesso e per gli altri. Come esortava il Cardinale Carlo Maria Martini, ripreso dal Vescovo Oscar nell’introduzione del volumetto, dobbiamo restare “inquieti”. Solo così si incontra Dio, incontro che si realizza «nella contemplazione della vita di Gesù, il Messia, narrata e celebrata – cioè resa viva e attuale – nel cammino dell’Anno Liturgico, incentrato sul Mistero Pasquale e spiegato con la lettura della Parola con ripetitività, perseveranza», ha detto don Rinaldi.

Le parole d’ordine che il Vescovo ci lancia per il progetto pastorale che andremo a scrivere con lui non sono nuove: annuncio (ovvero Parola di Dio, formazione, approfondimenti dottrinali); celebrazione (innanzitutto l’Eucaristia domenicale); carità (testimonianza, accoglienza, servizio).

La struttura del documento
Il documento si snoda lungo quattro capitoli, strutturati ciascuno attorno al gioco domanda/risposta.
Ecco le domande:

• Perché siamo cristiani?
• Chi è il cristiano?
• Come si diventa cristiani?
• Come i cristiani contribuiscono a servire il mondo?

Queste le risposte:
• Perché abbiamo sperimentato, per grazia, la misericordia di Dio
• È colui che sperimenta di essere amato da Gesù e continuamente lo cerca, rispondendo così al suo amore.
• Il cammino della fede, iniziato nel Battesimo, prosegue e ricomincia sempre.
• Vogliamo essere sempre più strumenti dell’amore misericordioso di Dio.

Domande e risposte sono semi sparsi dal Vescovo nel terreno della Chiesa di Como; come ha detto don Rinaldi, «la dinamica domanda/risposta è il tentativo di spingere a un coinvolgimento personale…Le risposte non sono quelle che ci vengono immediatamente (per es. sono cristiano perché sono nato qui, i miei antenati erano cristiani ecc): esse costringono a pensare e a rivedere le nostre convinzioni… solo un’attenta analisi permette di partire col piede giusto».

Ogni capitolo, a sua volta, è strutturato in quattro parti: un brano biblico (tranne per il secondo, sostituito dalla riproduzione di un affresco di Giotto: “L’ultima cena”); uno sviluppo tematico; una pagina per approfondire e confrontarsi (tranne nel capitolo IV che ha diverse domande al suo interno).

Vi lasciamo all’ascolto, alla riflessione e alla preghiera con un’invocazione del Vescovo:

“Sia il Sinodo un segno che confermi la possibilità
di diventare santi nell’oggi di questo mondo e insieme
permetta ai cristiani di diffondere il buon profumo di Cristo,
al ritmo della fantasia della Misericordia, dimensione
centrale e permanente della vita cristiana”.